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Immagine del redattoreGyfu

Parallels - il multiverso per ragazzi


Parallels è una nuova serie televisiva francese di fantascienza per bambini e ragazzi scritta e creata da Quoc Dang Tran per The Walt Disney Company, è composta da 6 puntate di 40 min circa.

Una serie intrigante che inizia subito con un mistero, un bambino che sparisce nel nulla e non se ne ha traccia. Ma la storia non si incentra su questo bambino, bensì su un gruppo di ragazzi composto da Sam, Bilal, Romane e Victor. Amici da una vita, vogliono festeggiare il compleanno di Bilal e lo portano nel loro rifugio segreto, addobbato per l'occasione. E mentre Sam e Romane finalmente si stanno per baciare, accade il finimondo. Le orecchie fischiano e un attimo dopo Sam si ritrova da solo, nella stanza si trova solo un uomo adulto che non riconosce. Dove sono i suoi amici? La serie diventa sempre più sconvolgente perché scopriamo che in un mondo parallelo invece si ritrovano solo Romane e Victor e dei loro amici nessuna traccia. Da questo momento in poi vediamo come mondi paralleli e il futuro si intrecciano, si uniscono e sconvolgono l'ordinario, donando a qualcuno il potere di controllare il tempo, ma devono imparare a gestire le loro emozioni per non fare del male a chi gli sta intorno.

Ma cosa è dovuto tutto questo? Fin da subito la serie TV ci fa capire che ci sono esperimenti importanti nella zona fatti periodicamente che sconvolgono il tempo.


Il finale sembra concludersi al meglio per tutti, tranne che per la bambina ancora scomparsa, lasciandoci una leggera suspense per darci un motivo per guardare la seconda stagione.

Posso dire che di aspettative ne avevo poche per cui sono rimasta piacevolmente stupita, ma il finale concede poca verve per continuare a guardarla in futuro.


La storia, inoltre, ricorda molto la famosissima serie TV Stranger Things, vediamo sempre 3 ragazzi e una ragazza, dei poteri incontrollati, mondi paralleli, esperimenti nei paesini sperduti. La differenza principale è che chi vive nel mondo parallelo non lo può percepire perché è uguale e identico al proprio mondo, cambiano solo le scelte di vita di alcuni personaggi lungo la strada.



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