Oggi voglio parlarvi di Kaiju no.8
Ma prima di tutto cosa vuol dire Kaiju? Che è un Kaiju? Facciamo una premessa.
I kaijū, nati dalla fantasia di team creativi giapponesi a partire dal dopoguerra, sono figure ispirate all'era atomica. Il termine Kaiju è un'espressione coniata appositamente dai giapponesi per descrivere tutte le creature cinematografiche nate nel Periodo Showa, che continuano ancora oggi ad appassionare. Ishiro Honda e la Toho pensarono di personificare in senso mostruoso questa psicosi, creando il capostipite dei cosiddetti Kaiju: Godzilla.
Uscito il 23 Marzo di quest'anno, edito da Star Comics, Kaiju no.8, per ha il potenziale per diventare la prossima serie di successo. Ha una trama frenetica, dettagli dei mostri e dei personaggi, lo adoro!
Kaiju no.8 è ambientato in un mondo alternativo in cui compaiono periodicamente mostri giganti conosciuti come Kaiju che attaccano la popolazione umana. Il Giappone ha i tassi di attacco Kaiju più alti di qualsiasi altro paese. Le forze di difesa giapponesi sono regolarmente chiamate a contrastare questi attacchi Kaiju. I principali protagonisti della storia sono Kafka Hibino e Mina Ashiro, amici d'infanzia che giurano di distruggere tutti i Kaiju dopo che la loro città natale è stata distrutta da un attacco dei Kaiju.
Tuttavia, le cose non vanno come previsto per Kafka. Mentre Mina è diventata un'eroina ammazza Kaiju, Kafka ha fallito l'esame ed è relegato a lavorare per Monster Sweeper Inc., che si assume il compito meno affascinante ovvero quello di ripulire le carcasse di Kaiju dopo le battaglie. È un lavoro sporco, ma qualcuno deve farlo. Tuttavia, tutto cambia quando Kafka entra in contatto con un piccolo mostro parlante che gli vola in bocca e gli dà la capacità di trasformarsi in un mostro lui stesso.
Il più grande punto di forza di Kaiju no.8 è la sua interessante interpretazione del genere kaiju. La maggior parte delle storie di kaiju si concentra solo sulla gloria della battaglia o sulle incredibili esplosioni e distruzioni che derivano dalla furia di un kaiju. Pochi pensano al pasticcio che deriva dalla sconfitta di una tale bestia, e Kaiju no.8 lo affronta con tutti i grossolani dettagli che un tale lavoro comporta. Questo non vuol dire che venga mostrato ogni dettaglio cruento, ma anche così il manga non evita il disgusto del protagonista principale, Kafka.
Il nome di Kafka è un chiaro cenno all'acclamato autore Franz Kafka, il cui lavoro è noto per aver affrontato la paura esistenziale di essere un individuo in una società allo sbando. Kafka odia il suo lavoro e lo vede come qualcosa a cui non può sfuggire. Riferimenti letterari a parte, Kafka Hibino è un protagonista insolito per un manga shonen, non perché inizi come un protagonista insoddisfatto, ma a causa della sua età. La maggior parte dei protagonisti shonen hanno tra la metà dell'adolescenza ed i vent'anni, ma Kafka ne ha 32 anni e non sa come si svolgerà il suo futuro.
Un altro punto forte del manga è il suo ritmo veloce, che vola verso il lettore come un vortice. Sebbene sia essenziale per la continuazione di una storia, il modo in cui racconta la sua storia è una sorta di arma a doppio taglio. Da un lato, andare dritto al punto è positivo, ma dall'altro, sarebbe meglio concedere il tempo per lo sviluppo dei personaggi e in particolare ad esplorare più del mondo interiormente ansioso di Kafka.
Vedere comunque Kafka acquisire la capacità di diventare lui stesso un kaiju consente a disegni fantastici e commedie inaspettate di attirare l'attenzione.
Nel complesso, Kaiju no.8 è una versione interessante dei manga shonen e dei film kaiju. Considerando che siamo ai primi due volumi, Kaiju no.8 ha il potenziale per diventare qualcosa di eccezionale.
Spero tanto che ne facciano anche l’anime, magari dallo studio Mappa ( studio di animazione di Jujutsu Kaisen e L’Attacco dei Giganti).
E voi cosa ne pensate?
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