Quando il tempo non è più così definito, quando i momenti si ripetono e si intrecciano si creano delle emozionanti avventure, ma non per tutti è così.
Chi si è perso Russian Doll?
Una donna, di nome Nadia, durante la sua festa di compleanno vive quel momento a loop ogni volta che muore. Una storia semplice, ma che ci fa conoscere al meglio il nostro personaggio che ad ogni morte comprende sempre più se stessa e gli altri, riuscendo a superare i momenti che l’hanno portata a morire nella “vita” precedente. A condividere con lei questo brutto scherzo c’è Alan che rivive ancora e ancora la sua morte.
Finalmente abbiamo la seconda stagione che rende tutto ancora più difficile. Se vi è piaciuta la prima questa vi farà letteralmente impazzire. Per fortuna Nadia e Alan questa volta non moriranno all’infinito fino a spezzare il loop, ma viaggeranno nel tempo attraverso la metropolitana. La prima a scoprirlo è Nadia che dopo una festa prende la metro e si ritrova nel corpo di sua madre, nel momento esatto in cui era incinta. A questo punto cerca invano di aggiustare la vita della madre, ma nei momenti in cui Nadia torna al suo tempo con la metropolitana la madre continua a fare le brutte scelte di sempre.
Nadia racconta la sua esperienza ad Alan che decide di prendere anche lui la metropolitana e si ritrova nel corpo della madre che in quel momento è a Berlino.
Nadia cerca in tutti i modi di salvare i propri cari, di aggiustare le loro vite, ma finisce per rubare se stessa neonata e portarla nel presente, alterando così il normale susseguirsi del tempo. Ci ritroviamo infine alla festa dove tutto era iniziato nella prima stagione, dove il tempo comincia a sovrapporsi. Passato, presente e futuro convivono tutti nello stesso momento, fino a che non porta la sé neonata indietro nel tempo e la restituisce a sua madre insieme al resto della famiglia.
Russian Doll è quella serie che guardi con uno sguardo giudicatore fino alla fine perché non comprendi quello che vuole trasmettere fino a che tutto non si ferma e ti rendi conto che alla fine siamo come siamo perché il tempo ci ha portati ad essere noi stessi. Ogni singolo avvenimento è importante a modo suo e dobbiamo goderci gli attimi di vita insieme alle persone a cui vogliamo bene perché la vita è fugace e dobbiamo solo iniziare a viverla davvero.
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